Assistenza alla gravidanza fisiologica

22 Dicembre 2016

Lo stato di salute della donna si riflette sull’andamento della gravidanza: una donna sana, non portatrice di malattie croniche, che non assume farmaci o droghe, ha elevata probabilità di avere una gravidanza, un parto e dopo-parto normali, e di partorire un neonato sano.

La gravidanza con queste caratteristiche viene definita:“gravidanza fisiologica o senza fattori di rischio” (circa 85% delle donne).

In una gravidanza fisiologica è utile un controllo ogni 4/6 settimane.

Durante ciascun incontro verrà effettuato un Bilancio di Salute della mamma e del feto. Il Bilancio di Salute è soprattutto un momento di comunicazione e di scambio all’interno della relazione di “cura” che si sviluppa lungo tutto il Percorso Nascita tra la donna e l’operatore. La donna fornisce le informazioni sulla sua salute fisica e psicologica. L'ostetrica, dopo aver raccolto l’anamnesi, sulla base delle evidenze scientifiche e della propria esperienza professionale, valuta gli elementi clinici, rassicura e chiarisce eventuali dubbi della donna sulla gravidanza, sul parto e l’allattamento, sull’accoglienza al neonato e sulle “cure” al bambino, insomma su tutto ciò che desidera sapere.

Potrebbe essere utile che la donna annoti in precedenza le domande da porre o i dubbi da chiarire durante il colloquio con l'ostetrica. L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia che il primo incontro avvenga almeno entro il terzo mese di gravidanza per programmare senza difficoltà i controlli clinici opportuni. Un incontro intorno alla 10ª settimana è utile per ricevere informazioni nel caso si vogliano eseguire esami di screening e/o diagnosi prenatali ed è raccomandato a tutte le donne con malattie in corso e/o che assumono regolarmente farmaci.

E' consigliato portare con sé tutti gli esami già effettuati, in particolare la documentazione riguardante il gruppo sanguigno, malattie avute in passato, precedenti visite ginecologiche, esiti di pap tetìst (in particolare l’ultimo) e tutto ciò che si ritiene sia utile in relazione alla salute di mamma e bambino. La determinazione del gruppo sanguigno, se non è mai stata fatta, viene eseguita al primo controllo.

Durante le visite vengono valutati i dati che permettono di verificare il buon andamento della gravidanza attraverso le seguenti indagini cliniche di base:

  • la palpazione esterna dell’utero per verificarne il tono, a partire da 12 settimane;
  • la misurazione sinfisi-fondo uterino, con il centimetro, per misurare lo sviluppo dell’utero e monitorare la crescita del feto a partire da 16 settimane;
  • l’ascoltazione o visualizzazione del battito cardiaco del feto con ultrasuoni a partire da 12 settimane (apparecchio sonycaid o ecografo);
  • la misurazione della pressione arteriosa;
  • la misurazione del peso corporeo;
  • esame urine estemporaneo.

La donna integra la valutazione clinica con le proprie sensazioni, inclusi i movimenti del feto che inizierà a percepire a partire da 16-20 settimane di gravidanza.

Alla prima visita verranno inoltre eseguiti:

  • l’esplorazione vaginale con eventuale pap test se il precedente risale a più di 3 anni;
  • il controllo del seno;
  • la misurazione dell’altezza e del peso per calcolare l’indice di massa corporea che definisce con maggior accuratezza la costituzione corporea.

Nelle visite successive, ma solo su specifiche indicazioni cliniche, potrà essere necessario effettuare:

  • l’esplorazione vaginale in presenza di contrazioni o altri disturbi vaginali;
  • il controllo ecografico quando il ginecologo sospetti anomalie dello sviluppo dell’utero.

Durante gli incontri vengono valutati i risultati degli esami di laboratorio e ne vengono prescritti di nuovi secondo le necessità cliniche.
Ai bilanci di salute la donna può essere accompagnata da chi desidera (partner o altra persona di fiducia).


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